COMUNICATO STAMPA
GIARRUSSO (M5S): LE TRAME CONTRO L'ITALIA E LA LOTTA ALLA MAFIA
Roma, 8 luglio 2017: “Autorevoli commentatori hanno scritto che davanti alla Corte EDU (CEDU) i rappresentanti italiani hanno colpevolmente lasciato come dato acquisito che il concorso esterno sarebbe stato reato di creazione giurisprudenziale e la CEDU, partendo da questo assunto (plausibile in altri sistemi europei), ne ha tratto la conseguenza che prima della"creazione"non c'era il reato, condannando quindi l'Italia.
In altre e più chiare parole, secondo alcuni commentatori, davanti alla Corte Europea (CEDU) sarebbe stata deliberatamente orchestrata una manovra a danno dell'Italia e a vantaggio di illustri condannati per il reato di Concorso esterno in associazione mafiosa, per mezzo di un "infedele patrocinio" dei nostri rappresentanti.
Secondo alcuni commentatori cioè, chi avrebbe dovuto difendere l'Italia davanti la CEDU, avrebbe riportato una descrizione del nostro sistema penale "falsa ed erronea" al solo fine di consentire la condanna dell'Italia (saremmo in tal caso di fronte ad una ipotesi di “infedele patrocinio”
A questo punto, visto l'enorme danno arrecato al sistema penale ed alla lotta alla mafia da questa errata decisione della CEDU, a cui i giudici di Cassazione si sono supinamente ed acriticamente adeguati, pur essendone evidente l'erroneità, bisognerà indagare per capire:
a) se corrisponde al vero che la sentenza CEDU che ha sabotato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, sia davvero il frutto di un infedele patrocinio dell'Italia davanti a quella corte:
b) chi si sarebbe reso materialmente responsabile di tale infedele patrocinio;
c) chi ha nominato l'eventuale responsabile di tale infedele patrocinio;
d) se dopo tale eventuale infedele patrocinio, il responsabile sia stato premiato con incarichi di grado più elevato e/o comunque di notevole rilevanza;
e) se nella presunta organizzazione di tale infedele patrocinio sia coinvolto qualche esponente politico direttamente interessato al sabotaggio di una o più sentenze definitive per concorso esterno mafioso;
f) se nella presunta organizzazione di tale infedele patrocinio siano coinvolte logge massoniche e/o affiliati alle stesse;”
A sostenerlo è il Senatore Mario Michele Giarrusso, componente della commissione antimafia che sta presentando interrogazione urgente oltre a richiedere un’ audizione in Commissione Antimafia dei soggetti interessati.
Sen Mario Michele Giarrusso
GIARRUSSO (M5S): LE TRAME CONTRO L'ITALIA E LA LOTTA ALLA MAFIA
Roma, 8 luglio 2017: “Autorevoli commentatori hanno scritto che davanti alla Corte EDU (CEDU) i rappresentanti italiani hanno colpevolmente lasciato come dato acquisito che il concorso esterno sarebbe stato reato di creazione giurisprudenziale e la CEDU, partendo da questo assunto (plausibile in altri sistemi europei), ne ha tratto la conseguenza che prima della"creazione"non c'era il reato, condannando quindi l'Italia.
In altre e più chiare parole, secondo alcuni commentatori, davanti alla Corte Europea (CEDU) sarebbe stata deliberatamente orchestrata una manovra a danno dell'Italia e a vantaggio di illustri condannati per il reato di Concorso esterno in associazione mafiosa, per mezzo di un "infedele patrocinio" dei nostri rappresentanti.
Secondo alcuni commentatori cioè, chi avrebbe dovuto difendere l'Italia davanti la CEDU, avrebbe riportato una descrizione del nostro sistema penale "falsa ed erronea" al solo fine di consentire la condanna dell'Italia (saremmo in tal caso di fronte ad una ipotesi di “infedele patrocinio”
A questo punto, visto l'enorme danno arrecato al sistema penale ed alla lotta alla mafia da questa errata decisione della CEDU, a cui i giudici di Cassazione si sono supinamente ed acriticamente adeguati, pur essendone evidente l'erroneità, bisognerà indagare per capire:
a) se corrisponde al vero che la sentenza CEDU che ha sabotato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, sia davvero il frutto di un infedele patrocinio dell'Italia davanti a quella corte:
b) chi si sarebbe reso materialmente responsabile di tale infedele patrocinio;
c) chi ha nominato l'eventuale responsabile di tale infedele patrocinio;
d) se dopo tale eventuale infedele patrocinio, il responsabile sia stato premiato con incarichi di grado più elevato e/o comunque di notevole rilevanza;
e) se nella presunta organizzazione di tale infedele patrocinio sia coinvolto qualche esponente politico direttamente interessato al sabotaggio di una o più sentenze definitive per concorso esterno mafioso;
f) se nella presunta organizzazione di tale infedele patrocinio siano coinvolte logge massoniche e/o affiliati alle stesse;”
A sostenerlo è il Senatore Mario Michele Giarrusso, componente della commissione antimafia che sta presentando interrogazione urgente oltre a richiedere un’ audizione in Commissione Antimafia dei soggetti interessati.
Sen Mario Michele Giarrusso