Il Tavoliere Lo scenario criminale di San Severo, a differenza del recente passato in cui era caratterizzato da una pluralità di gruppi autonomi coesistenti (TESTA-BREDICE, RUSSI, PALUMBO, SALVATORE EX CAMPANARO e NARDINO), risente attualmente degli effetti del riassetto che ha investito la criminalità organizzata e che ne starebbe rideterminando gli equilibri interni. Gli episodi di sangue avvenuti nel semestre a San Severo forniscono lo spaccato del contesto delinquenziale della città, denotando un aggravamento della situazione del territorio in esame. In prospettiva, le delicate e contingenti fasi che stanno attraversando le organizzazioni mafiose sanseveresi e foggiane potrebbero accentuarne le contrapposizioni interne. Nel settore degli stupefacenti, la città di San Severo si conferma crocevia per l’approvvigionamento nell’area dell’alto Tavoliere. Allo stesso tempo, il rinvenimento di 50 chilogrammi di marijuana abbandonati sulla spiaggia di Lesina, fa ragionevolmente ritenere che le coste dell’alto Tavoliere continuino ad essere interessate da sbarchi di droga. Altra criticità nel citato territorio potrebbe derivare dall’ingerenza della criminalità sanseverese nei comuni di Torremaggiore, Poggio Imperiale, Apricena e Sannicandro Garganico. In tale area, infatti, si registra la presenza di gruppi legati alla malavita di San Severo, come i DI SUMMA425, i FERRELLI426 e i RUSSI427, attivi nel racket delle estorsioni e negli stupefacenti. Da segnalare come proprio nei confronti di un pregiudicato ritenuto contiguo all’organizzazione criminale dei RUSSI, la D.I.A. di Bari abbia eseguito, nel mese di ottobre, una confisca immobiliare. Il frastagliato quadro macro-criminale dell’area favorisce, peraltro, una criminalità predatoria, anche di matrice straniera, sempre più pericolosa e attiva.
per delinquere finalizzata alla commissione di reati in materia ambientale. Il provvedimento è stato integrato, nel mese di dicembre, con l’ulteriore sequestro di cinque mezzi agricoli, del valore complessivo di oltre 200 mila euro.
per delinquere finalizzata alla commissione di reati in materia ambientale. Il provvedimento è stato integrato, nel mese di dicembre, con l’ulteriore sequestro di cinque mezzi agricoli, del valore complessivo di oltre 200 mila euro.