Passa ai contenuti principali

DIA PALERMO: 2 ARRESTI IMPORTANTI

Direzione Investigativa Antimafia Centro Operativo di Palermo Via Stazione San Lorenzo, N. 1 90146 Palermo-Tel.0916907111- p.e.c. DIA.PALERMO.PA@PECPS.INTERNO.IT COMUNICATO STAMPA MAFIA: ARRESTATI DALLA D.I.A. MAURO LAURICELLA CL. ’83, FIGLIO DEL BOSS ANTONINO LAURICELLA DETTO “‘U SCINTILLUNI” ED IL PREGIUDICATO MAFIOSO GIOACCHINO ALIOTO CL. ’53. Il Centro Operativo D.I.A. di Palermo, nell’ambito di una più complessa attività d’indagine, nella mattinata odierna ha tratto in arresto, in esecuzione di O.C.C.C. datata 16 aprile 2015 emessa dal G.I.P. del locale Tribunale Dott. Fernando SESTITO: 1. LAURICELLA Mauro, alias Scintilla, nato a Palermo il 20.12.1983; 2. ALIOTO Gioacchino, nato a Palermo il 15.02.1953 celibe, pluripregiudicato mafioso; ritenuti responsabili del reato di estorsione in concorso aggravata dall’art. 7 L. 203/91. Il provvedimento scaturisce dalle investigazioni a suo tempo finalizzate alla cattura del latitante Antonino LAURICELLA detto “U Scintilluni”, svolte con metodi tradizionali e sostenute da attività tecniche, che hanno consentito di documentare, tra l’altro, l’attività estorsiva condotta dal giovane LAURICELLA. La condotta illecita, portata avanti per diversi mesi, ha trovato poi effettiva realizzazione nell’ottobre del 2010 nello storico quartiere palermitano della KALSA - grazie anche all’indubbia influenza ivi esercitata dallo Zu Gino ALIOTO - in danno di un giovane imprenditore palermitano operante nel campo dello spettacolo e dell’intrattenimento. Infatti, con il pretesto di recuperare un credito vantato da un ex fisioterapista del Palermo Calcio - per il tramite di un noto calciatore rosanero - nei confronti di alcuni soci della discoteca Paparazzi di Isola delle femmine (PA), il LAURICELLA e l’ALIOTO, adottando i metodi intimidatori tipici dell’associazione mafiosa, nel corso di un incontro in un locale di piazza Kalsa, alla presenza di altri appartenenti a cosa nostra, estorcevano diverse migliaia di euro ad uno dei predetti imprenditori intascando per sé la gran parte del denaro. Le circostanze evidenziate sono frutto di una minuziosa ed articolata attività di riscontro seguitasi negli anni e che continua tuttora, al fine di verificare eventuali ulteriori comportamenti illeciti realizzati dagli odierni indagati. ALIOTO è un personaggio la cui storia criminale ha inizio negli anni ’70 e si consolida nella metà degli anni ’80, quando viene inserito nel c.d. rapporto dei 366, scaturito dalle rivelazioni di Tommaso BUSCETTA, per associazione per delinquere semplice e di stampo mafioso, nonché per essere sospettato di aver partecipato ad una serie di rapine compiute nell’interesse delle famiglie “SINAGRA, SPADARO e MARCHESE”. Da allora la sua carriera, nell’ambito dell’associazione mafiosa, è proseguita senza interruzione attraverso la commissione dei reati di estorsione, traffico di stupefacenti, porto abusivo d’arma, ecc.. Le indagini sono state coordinate dal Procuratore Agg. presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo Dott. Leonardo AGUECI e dai Sostituti Procuratori Dott. Francesca MAZZOCCO e Dott. Maurizio BONACCORSO. Palermo, 20.04.2015

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven