Passa ai contenuti principali

COMUNICATO DIA REGGIO CALABRIA

PROCURA DELLA REPUBBLICA presso il Tribunale di Reggio Calabria DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA Centro Operativo Reggio Calabria DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA COMUNICATO STAMPA REGGIO CALABRIA: SOTTOPOSTI A CONFISCA BENI PER UN VALORE DI CIRCA 11 MILIONI DI EURO ALL’ IMPRENDITORE CRUCITTI SANTO. La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria – a seguito di una proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata dal Procuratore Distrettuale di Reggio Calabria – ha dato esecuzione ad un decreto di confisca beni emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sez. Mis. Prev., nei confronti dell’imprenditore edile CRUCITTI Santo, 51enne nativo di Reggio Calabria ed in atto sottoposto a misura detentiva. Il CRUCITTI risulta indiziato di appartenenza, con il ruolo di capo, all’omonima cosca operante nel territorio di Condera – Pietrastorta di Reggio Calabria. Con decreto del Tribunale di Reggio Calabria del 05.11.1997 è già stato sottoposto a due anni di sorveglianza speciale di P.S. in quanto ritenuto soggetto che, attraverso sistematiche turbative di gare d’appalto, vivesse abitualmente dei proventi di attività delittuosa. Successivamente, le risultanze investigative dei procedimenti penali rispettivamente denominati “PIETRASTORTA” e “RACCORDO” hanno ulteriormente confermato la sua figura apicale nell’ambito della consorteria di appartenenza. Nell’ambito del primo procedimento il CRUCITTI, dopo essere stato raggiunto da una ordinanza restrittiva del Gip di Reggio Calabria del dicembre 2005, all’esito del giudizio abbreviato è stato condannato in prima istanza dal Gup di Reggio Calabria, in data 08.02.2010, alla pena di sei anni ed otto mesi di reclusione per il reato di associazione mafiosa, pena rideterminata a 5 anni e 4 mesi di reclusione in sede di giudizio di Appello in data 18 luglio 2013. Nel secondo procedimento è stato raggiunto dal decreto di Fermo della locale Procura della Repubblica dell’8.04.2011 e poi dall’OCC del Gip di Reggio Calabria del 13.04.2011 (confermata dal Tribunale della Libertà il 09.06.2011) per i reati di associazione mafiosa ed intestazione fittizia di beni aggravata dall’aver agito con metodo mafioso. Successivamente CRUCITTI è stato colpito da una ennesima ordinanza custodiale emessa dal Gip di Reggio Calabria nel novembre 2011 nell’ambito dell’operazione “SISTEMA” per i reati di bancarotta in relazione alla società “PLANET FOOD Srl” e fittizia intestazione (reati entrambi aggravati da metodo mafioso) da parte del nipote Antonio Gennaro CRUCITTI in merito alle quote sociali in capo alle società “EPI Srl” nonchè alla “FITLAND” società sportiva dilettantistica a r.l. ed alla impresa individuale di Antonino Gennaro CRUCITTI. Le indagini dimostravano infatti che tutte queste società erano riconducibili in tutto o in parte al CRUCITTI Santo. Sul versante patrimoniale, a seguito di una articolata attività di indagine - condotta dal Procuratore Distrettuale di Reggio Calabria, sulla scorta di laboriosi e complessi accertamenti delegati al Centro Operativo D.I.A. di Reggio Calabria - è stata formulata una esaustiva proposta di misura di prevenzione personale e patrimoniale, che il Tribunale Reggio Calabria - Sez. Mis. di Prev.- aveva già recepito emettendo, ai sensi della normativa antimafia - di recente novellata e compendiata nel Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione del settembre 2011, il relativo provvedimento di sequestro nel febbraio 2012. Con l’odierno provvedimento di confisca, in particolare è stata accertata in capo al citato imprenditore ed ai familiari e conviventi, l’assenza di risorse lecite idonee a giustificare investimenti di grossa entità e rilevata, nel contempo, una cospicua e generalizzata sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio posseduto. Inoltre la prefata A.G. sottolineava come l’impresa EPI Srl operante nel settore edilizio: “sembra essere esercitata da Santo CRUCITTI con metodo mafioso: essa appare lo strumento imprenditoriale attraverso il quale la cosca controlla il territorio e si accaparra profitti che altrimenti non avrebbe e le attività che intende acquisire”. Gli accertamenti hanno altresì consentito di acclarare come anche la “FITLAND società sportiva dilettantistica a r.l.” ubicata nella centralissima via Bruno BUOZZI preposta alla gestione del più moderno ed attrezzato “centro fitness polifunzionale” della città di Reggio Calabria ( con una superficie di oltre 1300 metri quadri adibiti a palestra, piscina ed un centro trattamento estetico dotato delle più avanzate attrezzature) e la ditta individuale CRUCITTI Antonino Gennaro, sia pur formalmente nella titolarità di altre persone, rientrassero nella disponibilità del proposto. Questi in dettaglio i beni sottoposti a confisca: Capitale sociale ed intero patrimonio aziendale della “EPI S.r.l.”, (“lavori generali costruz. edifici e lavori ingegneria civile”), con sede in Reggio Calabria; quota di capitale di proprietà di CRUCITTI Antonino Gennaro e corrispondente parte del patrimonio aziendale (70%) della “FITLAND SOCIETA’ SPORTIVA DILETTANTISTICA A R.L.”, con sede in Reggio Calabria alla via Bruno Buozzi ; intero patrimonio aziendale dell’impresa individuale CRUCITTI Antonino Gennaro, operante nel settore edilizio, con sede in Reggio Calabria ; immobile ad uso abitativo sito in Reggio Calabria, loc. Pietrastorta, della superficie di circa 180 mq.; immobile (fabbricati e locali per esercizi sportivi con fini di lucro) sito in Reggio Calabria alla via Buozzi; immobile (magazzini autorimessa) sito in Reggio Calabria alla via B. Buozzi snc; conti correnti delle società sottoposte a confisca. Il valore dei beni sottoposti a sequestro è di circa Euro 11.000.000,00. Reggio Calabria, 27/02/2014.

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven