Passa ai contenuti principali

FONDAZIONE CAPONNETTO SU UFFIZI

CAMORRA AGLI UFFIZI E IL BUCO NERO DEGLI APPALTI PUBBLICI Firenze 16, gennaio 2014 Rendersi conto che la camorra è riuscita ad accaparrarsi anche gli appalti degli Uffizi, è stato uno schock per molti. E' da tempo che sosteniamo che il sistema appalti è un buco nero. Le infiltrazioni mafiose presenti negli appalti pubblici, ormai sono un dato di fatto. La presenza di numerose stazioni appaltanti, la parcellizzazione dei contratti e il ricorso eccessivo al subappalto, rende difficile e qualche volta quasi impossibile, un controllo efficace anche da parte delle stesse Forze di polizia. E' evidente che le normative che regolano gli appalti pubblici hanno delle lacune macroscopiche. Le organizzazioni mafiose hanno da molti anni deciso di puntare su attività legali per riciclare gli enormi capitali guadagnati illecitamente. Oltretutto, utilizzando materiali scadenti o depotenziati, la “mafia s.p.a.” continua a mantenere assicurato il lavoro di manutenzione delle opere costruite. Alla luce di questi fatti si può ben comprendere perché l’Italia è un Paese a rischio disastri. Molti ancora non comprendono che le mafie diventano anche un'insidia per la libera economia quando riescono a convertire i loro guadagni criminali in soldi puliti. Un’altra anomalia tutta italiana è il numero di società iscritte nel registro imprese, 6 milioni, una ogni 10 abitanti. E’ poi noto a tutti il problema del “massimo ribasso”. Da anni si parla dei danni che produce questo sistema, ma nessuno fa nulla per cambiare. E' necessario un immediato cambio di rotta. Per questo motivo, poiché la richiesta dell'applicazione del protocollo di legalità per la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata e per una maggiore legalità nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici, che era stata approvata da molti comuni della provincia di Firenze, è svanita nel nulla, la Fondazione Antonino Caponnetto chiede ufficialmente al Ministro Dell'Interno,  al Prefetto di Firenze, al Presidente della Regione Toscana ed al Sindaco di Firenze di attivarsi in questo senso.
 Salvatore Calleri Presidente e Renato Scalia Consigliere


Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven